
Nuovo magazzino – Castiglione delle Stiviere (MN)
Un nuovo magazzino per prodotto finito e materie prime a ovest del tessuto urbanizzato di Castiglione delle Stiviere ed in continuità con l’assetto di espansione della ricca area industriale e produttiva del comune mantovano. Una struttura innovativa che dialoga con la sede produttiva attraverso un collegamento aereo realizzato da un tunnel in acciaio per l’ ampliamento di una delle principali realtà italiane di produzione alimentari di snack salati
Oggetto: Nuovo magazzino per prodotto finito e materie prime
Luogo: via Fossadone e via dell’Impresa, Castiglione d/S (MN)
Periodo: 2017/2020
Committente: Pata Spa
Attività: Progetto preliminare, definitivo, esecutivo; Direzione lavori;
Superficie: Fondiaria 30.000 mq; Coperta 14.000 mq
INQUADRAMENTO GENERALE
Il comparto di intervento è collocato a sud del tessuto urbano consolidato a destinazione prevalentemente produttiva di Castiglione delle Stiviere in via Fossadone e via dell’Impresa. L’area è antistante all’insediamento produttivo Pata S.p.A. di via Maestri del Lavoro e presenta una superficie fondiaria pari a circa 31.000 mq. In questo ambito sorge un nuovo organismo edilizio con destinazione magazzino, sia di prodotto finito che di materie prime, con un collegamento allo stabilimento produttivo mediante tunnel aereo al di sopra della strada comunale via Fossadone. Il nuovo magazzino è costituito da due corpi di fabbrica, denominati “blocchi”. Il primo ha una superficie al piano terra di circa 11.000 mq, con una porzione interrata verso est di circa 5.000 mq. Il piano interrato è destinato a magazzino per le materie prime, cioè patate crude, mentre il prodotto finito viene stoccato al piano terra. Lo stesso piano comprende un blocco servizi per ufficio operativo, servizi igienici e spogliatoi. La struttura è in calcestruzzo armato prefabbricato, rivestita con pannelli di tamponamento prefabbricati in calcestruzzo; la copertura è piana e consente l’apporto di aerazione e illuminazione grazie a lucernari, base di appoggio per le pannellature solari fotovoltaiche. Il secondo blocco presenta invece un unico livello a piano terra con una superficie coperta di circa 3.000 mq. Come accade per il primo blocco, anch’esso consente lo stoccaggio del prodotto finito, che giunge al fabbricato in corrispondenza dell’angolo nord-ovest attraverso un elevatore (discesore) proveniente dal tunnel aereo di collegamento con la produzione, che si trova sull’altro lato di via Fossadone presso lo stabilimento di produzione Pata esistente. Nello stesso blocco, dalle medesime caratteristiche compositive del primo, sono poi presenti un blocco servizi per servizi igienici, spogliatoi e locale ristoro.
RISPARMIO ENERGETICO E FONTI RINNOVABILI
l’intervento prevede la dotazione di provvedimenti pertinenti in tema di sviluppo sostenibile in accordo a scelte progettuali in grado non solo di beneficiare l’ambiente e il contesto ma anche migliorare e aumentare il benessere degli utilizzatori dell’immobile. Al di sopra della copertura del blocco A si prevede l’installazione dell’impianto fotovoltaico per una potenza elettrica di gran lunga superiore a quella minima richiesta dalla normativa vigente. I moduli previsti avranno una colorazione standard “blu” con installazione integrata in aderenza alle lastre piane di chiusura della copertura al fine di rispettarne inclinazione ed orientamento. Particolare attenzione viene inoltre riposta alle emissioni in atmosfera e alle emissioni acustiche in modo tale che siano in conformità ai limiti imposti dalla normativa vigente, in particolare riguardo alle macchine di aerazione del magazzino materie prime e ad eventuali macchine e attrezzature che verranno installate sulla copertura del corpo di fabbrica blocco B. Il tunnel aereo tra il nuovo fabbricato e lo stabilimento produttivo esistente rappresenta un ulteriore elemento di risparmio energetico e sostenibilità ambientale in quanto permette di evitare l’incremento di traffico di mezzi su strada per il trasporto del prodotto finito al magazzino e per il trasporto della materia prima alla produzione. Infatti con il nuovo magazzino, le merci verranno movimentate mediante l’impianto di trasporto all’interno del tunnel ed i camion non dovranno più eseguire il navettaggio. Al fine di mitigare la percezione visiva del nuovo organismo edilizio dall’ambito rurale e sud del comparto si prevede di inserire filari sfalsati di alberi a medio e alto fusto quali ad esempio carpino, acero campestre e frassino, mantenendo perciò la scelta nei confronti di essenze autoctone in grado di integrarsi con il contesto rurale e paesaggistico. Si prevedono inoltre opere di invarianza idraulica al fine di non gravare in modo significativo sul sistema pubblico di gestione delle acque meteoriche, con attenzione alla tutela della falda acquifera mediante disoleazione delle acque provenienti dalla viabilità privata e dalle coperture e con attenzione al tema delle condizioni igienico-sanitarie dell’invaso riguardo alla programmazione di interventi periodici di disinfestazione delle zanzare nei mesi estivi ed allo sfalcio della vegetazione spontanea.
ANTINCENDIO
Il progetto è stato seguito fin dalla fase preliminare arrivando a quella esecutiva anche per quanto riguarda la sicurezza antincendio. Il corpo di fabbrica è stato suddiviso in 4 compartimenti, ai quali è stato attribuito un profilo di rischio Rvita=A2 (medio) poiché gli occupanti sono sicuramente in stato di veglia ed hanno familiarità con l’edificio. Sono state inoltre implementate procedure organizzative che prevedono che eventuali visitatori accedano al sito solo dopo essere stati informati, dotati di dispositivi individuali di protezione, e solo e costantemente se accompagnati da personale addetto. Le stesse procedure prevedono che i camionisti abbiano accesso unicamente ai locali a loro dedicati. Sono state adottate soluzioni progettuali per l’involucro che rispettassero i parametri dettati dai livelli di reazione e resistenza al fuoco. Si prevede una presenza totale massima di 63 persone con un livelli di prestazione di esodo degli occupanti verso un luogo sicuro. Per quanto riguarda il controllo dell’incendio, vengono adottate soluzioni progettuali conformi per il livello di prestazione III. La protezione manuale è garantita, oltre che dagli estintori, dalla rete antincendio interna ed esterna, realizzata con tubo interrato DN200. La protezione esterna è garantita da idranti UNI70, con verifica di 6 idranti contemporanei UNI70 aventi portata di 300 l/min e pressione residua minima di 4 bar, posati in pozzetti interrati completi di manichetta dotata di lancia con cassetta a muro. La protezione interna è garantita da idranti UNI45, con verifica di 4 idranti UNI45 contemporanei aventi portata 120 l/min e pressione residua minima 2 bar, completi di manichetta dotata di lancia con cassetta a muro. Tutta la rete è alimentata da centrale di pompaggio, con riserva idrica, posizionata al piano interrato con accumulo di almeno 216 mc. L’approvvigionamento idrico di alimentazione della riserva sarà con pozzo dedicato. In prossimità dell’ingresso carraio è situato un gruppo di attacco motopompa VV.F. Il progetto prevede la dotazione di un impianto di rivelazione automatica e allarme a copertura di tutti i compartimenti. L’impianto di rivelazione prevede segnali di diffusione visuale e sonora per la funzione di evacuazione ed allarme adeguate alle capacità percettive degli occupanti. Il sistema è stato progettato ed installato secondo i dettami della UNI 9795. Oltre alla centrale di programmazione e comando, verranno installate barriere lineari e cavi termosensibili .Per quanto riguarda il controllo dei fumi e del calore ci sono aperture a tetto dotate di sistema automatico di apertura (tipo SEb) comandato da IRAI. Inoltre sono presenti aperture a parete con elementi di chiusura di immediata demolizione da parte delle squadre di soccorso (tipo SEe). Infine, per quanto riguarda l’operatività antincendio, si garantisce l’accostabilità a tutti i piani dell’autoscala o mezzo equivalente dei Vigili del Fuoco.




















